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25 luglio 2023 - martedì della 16a settimana Tempo Ordinario


Festa di san Giacomo, Apostolo, che, figlio di Zebedeo e fratello di san Giovanni evangelista, fu insieme a Pietro e Giovanni testimone della trasfigurazione del Signore e della sua agonia. Decapitato da Erode Agrippa in prossimità della festa di Pasqua, ricevette, primo tra gli Apostoli, la corona del martirio.


Giacomo, invece, non visse molto tempo dopo questi avvenimenti. Dopo la Pentecoste infatti sarà tale il suo fervore che, lasciato da parte ogni interesse terreno, perverrà ad una virtù così elevata da essere ritenuto maturo di ricevere subito il martirio.

Dalle «Omelie sul vangelo di Matteo» di san Giovanni Crisostomo, vescovo




Mt 20, 20-28 Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, si avvicinò a Gesù la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli e si prostrò per chiedergli qualcosa. Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Di' che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno». Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo». Ed egli disse loro: «Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparato».

Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli. Ma Gesù li chiamò a sé e disse: «Voi sapete che i governanti delle nazioni dóminano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell'uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».


Parola del Signore.


... sarà vostro servitore ...

"Hanno bevuto il calice del Signore, e sono diventati gli amici di Dio".

E' questa la gloria dell'Apostolo, ben diversa da quella che Giacomo e Giovanni speravano di raggiungere stando con Gesù. Chi vuol stare con Lui può aspirare soltanto alla sua gloria: la gloria di colui che è stato innalzato sulla Croce e che chiama i suoi amici a partecipare alle sue sofferenze, in una unione feconda per molti.

Questa è la porta del regno. Non incamminarci per la via contraria, non facciamo guerra a noi stessi. Se vogliamo apparire grandi, non saremo grandi, ma anzi i più disonorati di tutti.

In fondo tutti ci saremmo aspettati che il Figlio di Dio sarebbe venuto per essere servito e per far morire i peccatori. E invece NO. E' venuto per servire e per dare la vita in riscatto di tutti.

San Giacomo era ambizioso, ma Gesù purificò gradatamente lui insieme con gli altri, insegnando la via dell'umiltà, del servizio, del dono di sè, in unione alla sua offerta per arrivare alla gloria vera.

sr M. Margherita

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