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Immagine del redattoreComunità Monastero Adoratrici

25 giugno 2024 - martedì della 12a settimana del TO

A Torino, san Massimo, primo vescovo di questa sede, che con la sua parola di padre chiamò folle di pagani alla fede di Cristo e le guidò con la celeste dottrina al premio della salvezza.


Anche voi, o fratelli, sapete che, da quando venni ad abitare tra voi, non cessai di ricordare a tutti i comandamenti del Signore, inculcandovi gli ordini divini con esortazioni o con rimproveri, così da essere padre buono ai più, ad alcuni invece severo maestro. S'è rallegrato di avermi padre chiunque ha volentieri accolto le mie parole; mi ha sentito severo maestro chi ebbe la coscienza frustata dalla mia predicazione

Dai Sermoni di san Massimo di Torino, vescovo



Mt 7, 6. 12-14

Dal Vangelo secondo Matteo


In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.

 Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti.

Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!».

Parola del Signore.


Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!

Della liturgia di oggi, mi ha molto colpito la prima lettura. Abramo, parte dalla sua terra con una promessa. Tutto il cammino è andare verso questa promessa.

E il suo percorso è anche un modello del nostro percorso.

Dio chiama Abramo, una persona, e di questa persona fa un popolo. Se andiamo al libro della Genesi, alla creazione, troviamo che dio crea le stelle, le piante, gli animali.

Tutto al plurale. Ma, crea l'uomo: singolare. Uno.

Dio parla a noi sempre al singolare, perchè ci ha creati a sua immagine e somiglianza.

Dio ci parla al singolare, ha parlato ad Abramo, gli ha fatto una promessa e lo ha invitato a uscire dalla sua terra.

Anche noi cristiani, siamo stati chiamati al singolare. Nessuno di noi è cristiano per puro caso. Nessuno. C'è una chiamata. E' una chiamata con il nome, con una promessa: vai avanti, io sono con te, cammino accanto a te.

sr M. Barbara

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