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24 gennaio 2020 - venerdì II settimana TO

Memoria di san Francesco di Sales, vescovo di Ginevra e dottore della Chiesa: vero pastore di anime, ricondusse alla comunione cattolica moltissimi fratelli da essa separati, insegnò ai cristiani con i suoi scritti la devozione e l’amore di Dio e istituì, insieme a santa Giovanna di Chantal, l’Ordine della Visitazione; vivendo poi a Lione in umiltà, rese l’anima a Dio il 28 dicembre e fu sepolto in questo giorno ad Annecy.


Nella creazione Dio comandò alle piante di produrre i loro frutti, ognuna «secondo la propria specie » (Gn 1, 11). Lo stesso comando rivolge ai cristiani, che sono le piante vive della sua Chiesa, perché producano frutti di devozione, ognuno secondo il suo stato e la sua condizione.

Dalla «Introduzione alla vita devota» di san Francesco di Sales, vescovo



Mc 3, 13-19 Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici - che chiamò apostoli –, perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni. Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro, poi Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè "figli del tuono"; e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda Iscariota, il quale poi lo tradì. Parola del Signore.


Costituì dunque i Dodici...

Nel Vangelo di oggi, Marco ci parla del rapporto che Gesù aveva con i suoi amici.

«Gesù chiamò a sé quelli che voleva, ed essi andarono con lui».

Gesù sceglie queste persone diverse, con qualità e difetti. Nel momento più difficile... uno lo consegnerà, l’altro lo tradirà, tutti gli altri scapperanno. Solo uno resterà sotto la Croce...

Eppure Gesù li scelse “perché stessero con lui e per mandarli a predicare”.

Leggendo questi nomi ci accorgiamo che Pietro, anziano, andò a Roma, dove nella persecuzione morì crocifisso come Gesù; Giacomo venne fatto arrestare da Erode e decapitato. In modi diversi tutti hanno dato la loro bella testimonianza, la maggioranza con il sangue, e la nostra fede mette le radici sulla loro.

Erano persone normali: pescatori, cambiavalute, etc., hanno sbagliato, ma anche con la grazia di Dio e il dono dello Spirito, hanno saputo rialzarsi e continuare a seguire Gesù, e portare il suo Vangelo sino ai confini della terra.

Ma come mai Gesù scelse anche “Giuda Iscariota, il quale poi lo tradì”? Si è sbagliato?

Un abisso è il cuore umano, ma anche la nostra libertà e la grandezza dell’amore di Dio sono un mistero e non ci è mai tolta la possibilità di cambiare, scegliere la vita e accogliere l’amore di Dio.

In un momento di silenzio oggi, potremmo provare ad ascoltare la voce di Gesù che pronuncia anche il nostro nome, perché anche noi siamo parte di questa grande compagnia di santi che è la Chiesa, fatta di grandi, come gli Apostoli, e di piccoli come posso essere io, ma tutti amati e conosciuti per nome, come FIGLI.

Sr M.Chiara

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