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23 novembre 2020 - lunedì della XXXIV settimana del T.O.

Immagine del redattore: Comunità Monastero AdoratriciComunità Monastero Adoratrici

Lc 21, 1-4 Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio.

Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere».

Parola del Signore.

Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine...

Il Vangelo di oggi ci mostra Gesù che guarda gli uomini. Gesù ha il cuore e gli occhi di Dio e così guarda il mondo. Fra tutte le persone che gettavano le monete nel tesoro del tempio, vede i ricchi e vede anche una povera vedova che getta due monetine, nulla sfugge al suo sguardo.

Un tempo si usava scrivere sui muri delle case religiose “DIO TI VEDE”. L’intento di questa frase non era terroristico, ma piuttosto voleva ricordare questa realtà: siamo tutti sempre sotto lo sguardo benevolo di Dio che ci ama e vede tutti i nostri atti di amore, di generosità, i nostri sacrifici.

Il Salmo 10(9) conferma «Eppure tu vedi l’affanno e il dolore, li guardi e li prendi nelle tue mani», il Salmo 56(55) dice: «I passi del mio vagare tu li hai contati, nel tuo otre raccogli le mie lacrime: non sono forse scritte nel tuo libro? » e il Salmo 66(65) «il suo occhio scruta le genti».

Sentiamo questo sguardo sereno, benevolo e amoroso che ci segue nelle gioie e nelle fatiche di ogni giorno e ci aiuta con la sua grazia: non siamo abbandonati. Possiamo essere sicuri perché anche quando siamo andati lontani da Dio, Lui è lì ad aspettarci.

Lo conferma il salmo 139(138) che dice: Dove andare lontano dal tuo spirito? Dove fuggire dalla tua presenza? Se salgo in cielo, là tu sei; se scendo negli inferi, eccoti. Se dico: «Almeno le tenebre mi avvolgano e la luce intorno a me sia notte», nemmeno le tenebre per te sono tenebre e la notte è luminosa come il giorno; per te le tenebre sono come luce.

Fidiamoci allora di Dio e con tutto il cuore domandiamogli:

Scrutami, o Dio, e conosci il mio cuore, provami e conosci i miei pensieri; vedi se percorro una via di dolore e guidami per una via di eternità.

Buona giornata

Sr M.Chiara

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