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Immagine del redattoreComunità Monastero Adoratrici

23 febbraio 2022 - mercoledì della VII settimana del T.O.

Memoria di san Policarpo, vescovo e martire, che è venerato come discepolo del beato apostolo Giovanni e ultimo testimone dell’epoca apostolica; sotto gli imperatori Marco Antonino e Lucio Aurelio Commodo, a Smirne in Asia, nell’odierna Turchia, nell’anfiteatro al cospetto del proconsole e di tutto il popolo, quasi nonagenario, fu dato al rogo,

mentre rendeva grazie a Dio Padre per averlo ritenuto degno di essere annoverato tra i martiri e di prendere parte al calice di Cristo.


Signore, io ti benedico perché mi hai stimato degno in questo giorno e in quest’ora di partecipare, con tutti i martiri, al calice del tuo Cristo, per la risurrezione dell’anima e del corpo nella vita eterna, nell’incorruttibilità per mezzo dello Spirito Santo.


Dalla «Lettera della chiesa di Smirne sul martirio di san Policarpo»




Mc 9, 38-40 Dal Vangelo secondo Marco


In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva».

Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi».


Parola del Signore.

... nel mio nome ...

Nel Vangelo di oggi, Gesù ci mette in guardia da un atteggiamento molto diffuso un po' dappertutto: il campanilismo.

Chi fa parte della mia azienda..., chi mi è amico..., chi fa parte del mio gruppo di preghiera è a posto, chi fa parte del nostro gruppo di carità..., chi fa parte del nostro gruppo giovani... e gli altri? ... IMPEDIAMOGLI DI PARLARE o di fare in nome di Gesù!

L'atteggiamento di Gesù è invece molto diverso, molto aperto, di una pace, di una fiducia nell'uomo anche se diverso e sconosciuto e di una magnanimità unica: chi non è contro di noi è per noi.

Il cristiano è un uomo e una donna di pace, di dialogo, di unità e di comunione.

La comunione con Cristo che faccio andando alla S. Messa, la devo portare poi nel concreto del mio quotidiano, nella mia vita, nel mio ambiente. Devo cercare di vedere sempre il bene che c'è nell'altra persona che ho davanti anche se ha idee, modi di fare molto diversi dai miei, anche e soprattutto se il bene è molto... molto nascosto.

Questo atteggiamento mi mette in discussione e mi aiuta a crescere nella carità e piano piano divento anche io strumento di serenità e di pace nell'ambiente che frequento.


Maria, Madre della Comunione, donami un cuore grande capace di accogliere tutti i fratelli e le sorelle, senza azzerare tutte le differenze, ma accogliendo tutti come segno della molteplice bellezza dello Spirito Santo di Dio.

Deo gratias! Buona giornata!

sr M.Chiara


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