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23 dicembre 2019 - lunedì Feria di Avvento

Immagine del redattore: Comunità Monastero AdoratriciComunità Monastero Adoratrici

Aggiornamento: 1 mar 2020

Lc 1, 57-66 Dal Vangelo secondo Luca

In quei giorni, per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei. Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c'è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome». Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All'istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio. Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui.

Parola del Signore.


«Che sarà mai questo bambino?».

Oggi S. Luca ci racconta la nascita di Giovanni che poi sarà noto come il Battista. Giovanni è un nome anomalo che nessuno della parentela porta. Ancora una volta l'intervento di Dio è novità. Giovanni è un nome "nuovo" per colui che dovrà indicare l'Agnello, Gesù, che fa nuove tutte le cose.

Nel momento in cui Zaccaria scrive sulla tavaoletta il nome "Giovanni" gli si aprì la bocca. Non riprende a parlare alla nascita del figlio, ma nel momento in cui scrive il suo nome, il nome di Colui che sarà voce che grida nel deserto. Quando la "voce" riceve il nome, il padre riacquista la capacità di parlare. E' finito il tempo del silenzio. Si è manifestato il tempo della "voce", che prepara l'arrivo della Parola, del verbo fatto carne.

Nella casa di Elisabetta e Zaccaria si odono voci di gioia, canti di riconoscenza.

A pochi giorni dal S. Natale anche noi siamo invitati a essere "voce" che grida nel deserto di un mondo senza Dio: Gesù è nato per te. Ecco l'Agnello di Dio che è venuto per te!

Madre M. Patrizia

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giusymaggi
giusymaggi
Dec 22, 2019

M.M Patrizia oggi sei stata una voce che grida nel deserto.mi hai fatto pensare.

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