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Immagine del redattoreComunità Monastero Adoratrici

23 agosto 2024 - venerdì della 20a settimana del T.O.

Santa Rosa, vergine, che, insigne fin da fanciulla per la sua austera sobrietà di vita, vestì a Lima in Perù l'abito delle Suore del Terz'Ordine regolare dei Predicatori. Dedita alla penitenza e alla preghiera e ardente di zelo per la salvezza dei peccatori e delle popolazioni indigene, aspirava a donare la vita per loro, giungendo a imporsi grandi sacrifici, pur di ottenere la salvezza della fede in Cristo. La sua morte avvenne il giorno seguente a questo.


Oh se i mortali conoscessero che gran cosa é la grazia, quanto é bella, quanto nobile e preziosa, quante ricchezze nasconde in sé, quanti tesori, quanta felicità e delizie! Senza dubbio andrebbero essi stessi alla ricerca di fastidi e pene; andrebbero questuando molestie, infermità e tormenti invece che fortune, e ciò per conseguire l'inestimabile tesoro della grazia.

Dagli "Scritti" di santa Rosa da Lima, vergine





Mt 22, 34-40

Dal Vangelo secondo Matteo


In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?».

 Gli rispose: «"Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente". Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: "Amerai il tuo prossimo come te stesso". Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».


Parola del Signore.

Lode a Te o Cristo.



L'amore è sufficiente per se stesso, piace per se stesso e in ragione di sé. È a se stesso merito e premio. L'amore non cerca ragioni, non cerca vantaggi all'infuori di sé. Il suo vantaggio sta nell'esistere. Amo perché amo, amo per amare. Grande cosa è l'amore se si rifà al suo principio, se ricondotto alla sua origine, se riportato alla sua sorgente. Di là sempre prende alimento per continuare a scorrere. L'amore è il solo tra tutti i moti dell'anima, tra i sentimenti e gli affetti, con cui la creatura possa corrispondere al Creatore, anche se non alla pari; l'unico con il quale possa contraccambiare il prossimo e, in questo caso, certo alla pari. Quando Dio ama, altro non desidera che essere amato. Non per altro ama, se non per essere amato, sapendo che coloro che lo ameranno si beeranno di questo stesso amore.” (Dai «Discorsi sul Cantico dei Cantici» di san Bernardo, abate Disc. 83, 4-6; Opera omnia, ed. Cisterc. 2 [1958] 300-302)

Queste parole di San Bernardo che abbiamo pregato qualche giorno fa nell’Ufficio delle letture ben si adattano a commentare il Vangelo di oggi. Gesù risponde alle domande provocatorie dei farisei che vogliono metterlo alla prova consegnandoci il cuore del suo insegnamento, il comandamento dell’amore. Anche se i farisei interrogano Gesù perchè temono che il maestro metta a tacere anche loro come ha fatto con i sadducei, ciò non impedisce a Gesù di rispondere con verità.

L’amore autentico, verso Dio e verso il prossimo non esige sforzo volontaristico, ma sgorga spontaneamente dal cuore come da una sorgente.

Questo non significa affatto che amare non costi fatica o che non richieda una purificazione del cuore, lo sanno bene i santi che ricevendo da Dio stesso la capacità di amare hanno compreso e messo in pratica il “grande comandamento”.

Santa Teresa di Gesù Bambino scopre nell’amore la sua vocazione come scrive nella Storia di un’anima, sua autobiografia: “Capii che l’amore racchiude tutte le vocazioni, che l’amore è tutto, che abbraccia tutti i tempi e tutti i luoghi, in una parola che è eterno”

Possa l’intercessione di tutti i santi aiutarci a mettere in pratica i due grandi comandamenti dell’amore di Dio e del prossimo.

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