Santa Rosa, vergine, che, insigne fin da fanciulla per la sua austera sobrietà di vita, vestì a Lima in Perù l’abito delle Suore del Terz’Ordine regolare dei Predicatori. Dedita alla penitenza e alla preghiera e ardente di zelo per la salvezza dei peccatori e delle
popolazioni indigene, aspirava a donare la vita per loro, giungendo a imporsi grandi sacrifici, pur di ottenere loro la salvezza della fede in Cristo. La sua morte avvenne il giorno seguente a questo.
Ascolta, popolo; ascoltate, genti tutte. Da parte di Cristo e con parole della sua stessa bocca vi avverto che non si riceve grazia senza soffrire afflizioni.
Dagli «Scritti» di santa Rosa da Lima, vergine
Mt 23, 13-22
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù parlò dicendo:
«Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti alla gente; di fatto non entrate voi, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrare.
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo prosèlito e, quando lo è divenuto, lo rendete degno della Geènna due volte più di voi.
Guai a voi, guide cieche, che dite: "Se uno giura per il tempio, non conta nulla; se invece uno giura per l'oro del tempio, resta obbligato". Stolti e ciechi! Che cosa è più grande: l'oro o il tempio che rende sacro l'oro? E dite ancora: "Se uno giura per l'altare, non conta nulla; se invece uno giura per l'offerta che vi sta sopra, resta obbligato". Ciechi! Che cosa è più grande: l'offerta o l'altare che rende sacra l'offerta? Ebbene, chi giura per l'altare, giura per l'altare e per quanto vi sta sopra; e chi giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che lo abita. E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso».
Parola del Signore.
In quel tempo Gesù parlò dicendo: "Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il Regno dei cieli davanti alla gente... di fatto non entrate voi, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrare" (23,13-14).
Forse un po' tutti abbiamo attaccato alla pelle un po' di fariseismo. Gesù ci scuote e ci mette in guardia. Non si lascia strumentalizzare dalle belle parole, Lui penetra il cuore e conosce cosa c'è dentro.
"Con ogni cura custodisci il tuo cuore perchè da Lui sgorga la vita" (Pro 4,25).
Bisogna custodire il cuore da ogni idea sbagliata di Dio: Dio guarda il cuore non le parole. La preghiera, le offerte, senza una vita coerente non le parole diventa un insulto a Dio e non un atto di religione.
E' il Signore che scruta i cuori.
Il sacrificio degli empi è abominio per il Signore, della preghiera dei retti Egli si compiace (Pro 15,18).
Dammi figlio il tuo cuore, i tuoi occhi si delettino nelle mie vie (Pro 23,26).
Come l'acqua rimanda il volto al volto, così il cuore rivela l'uomo all'uomo (Pro 27,19).
Il vostro parlare sia sì sì no-no. Così qualunque sia la nostra offerta sarà sempre libera e gradita al Signore perchè non giuriamo nè per il tempio nè per l'offerta, ma per dare al Padre la lode di veri figli.
L'offerta del giusto arricchisce l'altare, il suo profumo sale davanti all'Altissimo. Glorifica il Signore con animo generoso (Sir 35,5).
Chiediamo allo Spirito Santo di illuminare i nostri cuori.
sr M. Emanuela
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