Memoria di san Luigi Gonzaga, religioso, che, nato da stirpe di principi e a tutti noto per la sua purezza, lasciato al fratello il principato avito, si unì a Roma alla Compagnia di Gesù, ma, logorato nel fisico dall’assistenza da lui data agli appestati, andò ancor giovane incontro alla morte.
O illustrissima signora, guàrdati dall’offendere l’infinita bontà divina, piangendo come morto chi vive al cospetto di Dio e che con la sua intercessione può venire incontro alle tue necessità molto più che in questa vita.
Dalla «Lettera alla madre» di san Luigi Gonzaga
Mt 6, 19-23
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassìnano e rubano; accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassìnano e non rubano. Perché, dov'è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.
La lampada del corpo è l'occhio; perciò, se il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà luminoso; ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!».
Parola del Signore.
Solo un Maestro come Gesù può invitarci ad accumulare tesori nel cielo: noi siamo troppo immersi nelle questioni della terra, quelle materiali, per poter intendere tante volte questo invito. Non significa disprezzare i beni della terra, che servono al nostro sostentamento e a quello dei nostri fratelli, ma vivere con essi un rapporto che ci fa ricercare continuamente i beni del cielo. Quelli solo sono i beni davvero duraturi, perché in cielo non ci sono ruggine o tarme di sorta che possono rosicchiare ... Il cielo è l'investimento più sicuro che possiamo fare! Quanto sono controcorrente le parole di Gesù, quanto ci scomoda a volte il Vangelo, perché ci fa uscire dalle nostre gabbie e dalle nostre apparenti comodità. Accumulare tesori nel cielo è molto collegato al nostro occhio: se è avido, accaparratore, approfittatore, non cercherà di trasferire in cielo i beni, ma di usurpare il più possibile qui sulla terra: ma così, anziché essere luce, la lampada del nostro corpo si trasforma in tenebra. E allora, quanto grande sarà la tenebra, ci mette in guardia Gesù. Vigiliamo sui nostri occhi, chiediamo a Gesù il collirio per arricchirci presso Dio: Lui desidera donarcelo e condurci per sentieri di luce, fino al Cielo!
Sr Anna Maria
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