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Immagine del redattoreComunità Monastero Adoratrici

21 giugno 2022 - martedì della XII settimana del Tempo Ordinario

Memoria di san Luigi Gonzaga, religioso, che, nato da stirpe di principi e a tutti noto per la sua purezza, lasciato al fratello il principato avito, si unì a Roma alla Compagnia di Gesù, ma, logorato nel fisico dall'assistenza da lui data agli appestati, andò ancor giovane incontro alla morte.


Dalla «Lettera alla madre» di san Luigi Gonzaga.

Io invoco su di te, mia signora, il dono dello Spirito santo e consolazioni senza fine. Quando mi hanno portato la tua lettera, mi trovano ancora in questa regione di morti. Ma facciamoci animo e puntiamo le nostre aspirazioni verso il cielo, dove loderemo Dio eterno nella terra dei viventi.



Mt 7, 6. 12-14 Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.

Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti.

Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!».

Parola del Signore. Lode a Te o Cristo.


Qual'è la porta stretta di cui parla il Vangelo di oggi?

Gesù stesso altrove, nel Vangelo, ci dice che è lui stesso la porta. Egli è l'unica via di accesso al cuore del Padre che è il regno dei suoi figli.

Per entrare nella Basilica della Natività a Betlemme i pellegrini devono piegarsi e abbassarsi. La porta di entrata è particolarmente bassa, viene chiamata porta dell'umiltà.

Forse la porta di cui parla il Vangelo di oggi è come la porta di Betlemme: il mistero di Dio è così grande che bisogna inchinarsi per entrarvi. Quando siamo tanto, troppo carichi di cose, di beni e di noi stessi non riusciamo ad avvicinarci a questo mistero di luce.

Proviamo a lasciare qualche cosa che non ci serve quest'oggi e passeremo più facilmente per la porta della vita.

Buona giornata!

sr M.Chiara

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