Inizio della Novena di san Giuseppe Benedetto Cottolengo
Lc 24, 35-48
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane.
Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi.
Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.
Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».
Parola del Signore.
Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!» (Lc 24,36). Non la pace di questo mondo, ma la pace del cuore, quella pace profonda di cui è detto: Vi lascio la pace, vi do la mia pace (Gv 14,27). Egli infatti è la nostra pace, colui che di due ha fatto una cosa sola, abbattendo il muro di separazione che li divideva, cioè l’inimicizia, per mezzo della sua carne. Egli è venuto ad annunciare pace a voi che eravate lontani, e pace a coloro che erano vicini (Ef 2,14.17).
Per il resto, fratelli, siate gioiosi, tendete alla perfezione, fatevi coraggio a vicenda, abbiate gli stessi sentimenti, vivete in pace e il Dio dell’amore e della pace sarà con voi (2Cor 13,11).
La pace sia con voi. La pace del Signore. La pace dell’amore. La pace del perdono donato e ricevuto. La pace di tutti i figli riconciliati dal mio sacrificio e riuniti alla tavola del Padre. La pace che gli angeli hanno cantato sulla mia culla e che ho promesso prima di morire. La pace che il mondo non conosce perché non sa entrare nell’immensa corrente dell’amore divino. La pace, cioè, dei figli che sono amati e che amano, la pace che ci unisce a Dio e tra noi. La pace del Signore sia sempre con voi.
sr. Marialuisa
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