Memoria di san Pio X, papa, che fu dapprima sacerdote in parrocchia e poi vescovo di Mantova e patriarca di Venezia. Eletto, infine, Pontefice di Roma, si propose come programma di governo di ricapitolare tutto in Cristo e lo realizzò in semplicità
di animo, povertà e fortezza, promuovendo tra i fedeli la vita cristiana con la partecipazione all’Eucaristia, la dignità della sacra liturgia e l’integrità della
dottrina.
Sono i salmi soprattutto che, secondo sant’Atanasio, insegnano agli uomini consacrati
al culto divino, «in che misura si debba lodare Dio, e con quali parole rendergli decorosamente omaggio».
Dalla Costituzione Apostolica «Divino Afflatu» di san Pio X, papa
Mt 19, 16-22
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, un tale si avvicinò e gli disse: «Maestro, che cosa devo fare di buono per avere la vita eterna?». Gli rispose: «Perché mi interroghi su ciò che è buono? Buono è uno solo. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti». Gli chiese: «Quali?».
Gesù rispose: «Non ucciderai, non commetterai adulterio, non ruberai, non testimonierai il falso, onora il padre e la madre e amerai il prossimo tuo come te stesso». Il giovane gli disse: «Tutte queste cose le ho osservate; che altro mi manca?». Gli disse Gesù: «Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; e vieni! Seguimi!».
Udita questa parola, il giovane se ne andò, triste; possedeva infatti molte ricchezze.
Parola del Signore.

Gesù ci dona di essere uomini liberi, che sanno servirsi di tutte le cose invece di servirle ed esserne asserviti come schiavi. Siamo figli, signori e non servi del creato, proprio in quanto con esso serviamo i fratelli.
Nudi siamo uscit dal ventre materno; nudi torneremo alla terra. Ogni uomo, almeno alla fine, compirà il precetto del Signore di lasciare tutto e tornare bambino. Ciascuno porterà con sè il suo tesoro vero: non saranno le ricchezze possedute e accumulate, ma quelle vendute e condivise. Di queste nulla andrà perduto; tutto il resto sarà bruciato come paglia al fuoco.
Quanto Gesù dice al giovane ricco non è "un consiglio evangelico" per qualcuno che vuol essere più bravo: è la perfezione che il Vangelo di libertà offre a tutti. Uomo perfetto, maturo e completo, è colui che concretamente vive tutto come dono ricevuto e donato. Così diventa figlio, e realizza il comando di amare gli altri con lo stesso amore con il quale Gesù lo ha amato.
Gesù è il povero, ultimo e servo di tutti, perchè è il Figlio.
La Chiesa segue lui, diventando sale della terra e luce del modo: conosce la grazia di colui che da ricco si fece povero per arricchirla con la sua povertà.
sr M. Barbara
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