Già nei Sermoni di san Massimo vescovo di Torino, la figura della Vergine ha un particolare rilievo, con notevoli apporti teologici. La devozione dei torinesi alla Madonna andò sviluppandosi presso la chiesa romanica del priorato benedettino di S. Andrea, dove la cappella, dedicata alla «Beata Maria de Consolacione», attirò segni speciali di culto da parte della popolazione. La cappella antica, in successivi ampliamenti, si trasformò nel Santuario della Consolata, che divenne un forte centro spirituale, collegato con l'esperienza religiosa e civica della città e della chiesa torinese. Tutti i santi della nostra terra frequentarono il santuario ed ebbero grande devozione alla Madonna, venerata come «Consolatrice degli afflitti». «Consolatrice» perché «Consolata», Maria realizza la beatitudine evangelica «Beati quelli che piangono» e ci incoraggia ad affrontare le prove impegnative della sequela di Cristo con la forza inesauribile della speranza cristiana.
Dio, fonte di misericordia, che in Maria ci hai mostrato
l'immagine e la primizia della Chiesa futura, fa' che la Vergine Consolatrice
sia per il tuo popolo pellegrino sulla terra un segno di speranza e di consolazione,
nell'attesa della venuta gloriosa del tuo Figlio. Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Mt 5, 43-48
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: "Amerai il tuo prossimo" e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».
Parola del Signore.
Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre Nostro celeste.
Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
Per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti... Se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere... non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene.
La misericordia del Padre abbraccia ogni sua creatura. Egli segue ognuna singolarmente, con la stessa premura e la stessa tenerezza che un padre e una madre hanno verso ogni loro figlio, senza distinzione.
Nel suo immenso amore per noi, Egli ci ha donato il Suo figlio primogenito, che "non disdegnò" di chiamarci suoi fratelli, amandoci fino alla fine, fino a dare la sua vita per noi, perchè noi avessimo la vita vera, eterna e divina.
Siamo quindi solleciti, guardando a Gesù crocifisso e risorto per noi, a vivere in pace con tutti e, se abbiamo nemici, farceli amici prendendoci cura di loro qualora fossero nel bisogno e perdonando loro le offese ricevute.
Se vogliamo essere e chiamarci cristiani, lo saremo davvero se non faremo distinzione tra amici e nemici, poichè tutti siamo fratelli: la fratellanza è davvero tale quando tra noi lasciamo scorrere l'Amore che da Dio discenda nei nostri cuori, per fluire come corrente benefica su tutti coloro con cui ci relazioniamo da persona a persona in una armonia che solo la grazia dello Spirito Santo diffuso nei nostri cuori può far risuonare mirabilmente.
Signore Gesù, Tu che tutto puoi, dona ad ogni uomo e a tutto il mondo la pace tanto desiderata e l'amore che tutti affratella. Te lo chiediamo anche per intercessione di Maria, Madre dell'amore e Regina della Pace. Amen.
sr M. Liliana
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