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19 ottobre 2019 - sabato XXVIII settimana TO

Immagine del redattore: Comunità Monastero AdoratriciComunità Monastero Adoratrici

Aggiornamento: 16 feb 2020


San Paolo della Croce, sacerdote, che fin dalla giovinezza rifulse per spirito di penitenza e zelo e, mosso da singolare carità verso Cristo crocifisso contemplato nel volto dei poveri e dei malati, istituì la Congregazione dei Chierici regolari della Croce e della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo. Il suo anniversario di morte, avvenuta a Roma, ricorre il giorno precedente a questo.


È cosa nobile e santa meditare sulla passione di Cristo; questo è il modo di arrivare alla santa unione con Dio. In questa santissima scuola s’impara la vera sapienza: qui l’hanno imparata i santi.

Dalle «Lettere» di san Paolo della Croce, sacerdote



 

Lc 12, 8-12 Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell'uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio. Chiunque parlerà contro il Figlio dell'uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato. Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire».

Parola del Signore.

Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi ...

Chi mi riconoscerà …., anch’io lo riconoscerò. Chi mi rinnegherà, sarà rinnegato …. Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato…. (Lc 12,9-10). Sono espressioni severe, sconcertanti, che forse ci fanno anche un po’ di paura o quantomeno ci mettono a disagio.

Ci viene da chiedere: ma Dio non è un Padre buono e misericordioso? E allora perché dice che non gli sarà perdonato? Ma Dio vi tratta come figli; e qual è il figlio che non viene corretto dal padre? (Eb, 12, 7). Perciò, figlio mio, non disprezzare la correzione del Signore e non ti perdere d’animo quando sei ripreso da lui; perché il Signore corregge colui che egli ama e percuote chiunque riconosce come figlio (Eb 12,5-6).

Forse che io ho piacere della morte del malvagio – oracolo del Signore – o non piuttosto che desista dalla sua condotta e viva? (Ez 18,23).

Si tratta allora di un pressante invito a convertirsi, a formarsi un cuore nuovo e uno spirito nuovo. Perciò, ecco, io vi purificherò da tutte le vostre impurità e da tutti i vostri idoli, vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo le mie leggi e vi farò osservare e mettere in pratica le mie norme (Ez 36, 25-27).

Affidiamoci, allora, con semplicità e piena fiducia al Signore:

Egli, che si è sempre ricordato della sua alleanza, parola data per mille generazioni (Sl 105,8), ci donerà il suo Spirito, lo Spirito della verità, che ci insegnerà tutto ciò che bisogna dire (Lc 12,11-12) e farà di noi uomini e donne nuove a lode della sua gloria.

sr Marialuisa


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