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19 giugno 2023 - lunedì della 11a settimana Tempo Ordinario

San Romualdo, anacoreta e padre dei monaci Camaldolesi, che, originario di Ravenna, desideroso di abbracciare la vita e la disciplina eremitica, girò l'Italia per molti anni, costruendo monasteri e promovendo ovunque assiduamente tra i monaci la vita evangelica, finché nel monastero di Val di Castro nelle Marche mise felicemente fine alle sue fatiche.


Dalla «Vita di san Romualdo» scritta da san Pier Damiani.

Spesso infatto la contemplazione di Dio lo rapiva in modo così intenso che, quasi tutto sciolto in lacrime e bruciando di un indicibile ardore d'amore di Dio, diceva a gran voce: «Caro Gesù, pace del mio cuore, desiderio ineffabile, dolcezza e soavità degli angeli e dei santi», ed altre espressioni consimili. Ciò che egli diceva con giubilo sotto l'azione dello Spirito Santo, noi non siamo capaci di esprimerlo con parole umane, neppure in minima parte.




Mt 5, 38-42 Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Avete inteso che fu detto: "Occhio per occhio" e "dente per dente". Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l'altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello.

E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due.

Da' a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle».


Parola del Signore.


E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due.

Nel momento in cui siamo calunniati, processati, condannati e giudicati, magari anche ingiustamente, la nostra prima reazione istintiva è proprio la legge del taglione: ”Occhio per occhio, dente per dente”. Questo perché la nostra natura si ribella, si sente minacciata.

Di fronte a un’ingiustizia subita abbiamo davanti due strade: rispondere con la stessa moneta oppure rispondere al male con il bene. Se rispondiamo con la stessa moneta, il frutto che raccoglieremo per la nostra voglia di vendetta, sarà la divisione, l’odio, il risentimento, il rancore, l’inquietudine. Invece, se scegliamo di rispondere al male con il bene, il frutto sarà la pace nel cuore e nelle relazioni. La calunnia, il giudizio, la malvagità ci fanno molto soffrire, soprattutto se provengono da persone a noi care. Ma Gesù ci chiede una cosa che forse umanamente supera le nostre forze: porgere l’altra guancia a chi ci dà uno schiaffo. Lo schiaffo può essere appunto una beffa, un insulto, uno scherno, una calunnia…lo schiaffo può essere morale, non solo fisico. Sta alla nostra libertà quale strada e quale atteggiamento assumere di fronte allo “schiaffo” ricevuto. La nostra libertà pagherà le conseguenze dei frutti delle nostre azioni, nel bene e nel male.

Per scegliere la via del bene che ci costa il sangue, abbiamo bisogno dell’aiuto e della grazia che sicuramente Dio non ci farà mancare…Scegliendo il bene disinneschiamo la “bomba” del male rivolta contro di noi e poi…grande sarà la nostra ricompensa nei cieli.

sr M. Benedetta

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