San Romualdo, anacoreta e padre dei monaci Camaldolesi, che, originario di Ravenna, desideroso di abbracciare la vita e la disciplina eremitica, girò l’Italia per molti anni, costruendo piccoli monasteri e promovendo ovunque assiduamente tra i monaci la
vita evangelica, finché nel monastero di Val di Castro nelle Marche mise felicemente fine alle sue fatiche.
Mt 11, 25-30 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Parola del Signore.

Ecco quel Cuore che tanto ci ama. Ecco quel Cuore trafitto dalla lancia del soldato perché ne sgorgassero sangue ed acqua, cioè i sacramenti che ci aprono le porte della vita eterna. Ecco quel Cuore, pieno d’amore e di misericordia, in cui abita corporalmente tutta la pienezza della divinità. Ecco quel Cuore che ci ripete instancabilmente: Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro (Mt 11,28). Venite a me, ci esorta Gesù, prendete sopra di voi il mio giogo, che è un giogo d’amore, donatemi il vostro cuore e i vostri occhi osservino le mie vie; mettetemi come sigillo sul vostro braccio e sul vostro cuore. E troverete quel riposo e quella pace che solo Io - mite ed umile di cuore - posso donare.
Affrettiamoci, allora, ad entrare nel Cuore di Gesù, dove si trovano racchiusi tutti i tesori della scienza e della sapienza. E preghiamo Maria nostra Madre di ottenerci dal Cuore del Suo Figlio tutto ciò di cui abbiamo bisogno, soprattutto di ottenerci un cuore nuovo, un cuore simile a quello di Gesù:
Santa Maria, Madre di Dio, ottienimi un cuore puro e trasparente come una sorgente; un cuore semplice, sempre pronto a donarsi; un cuore fedele e generoso, che non dimentica i beni ricevuti e non serba rancore per le offese subite; un cuore dolce e amabile, che ama tutti indistintamente; un cuore grande e coraggioso, che non si lascia abbattere dall’ingratitudine e dall’indifferenza; un cuore assetato della gloria di Gesù Cristo, ferito dal Suo Amore e la cui piaga non guarisce che in Cielo.
Santa Maria, ringrazia e benedici con me il Signore per tutti i suoi innumerevoli benefici; quanto è in me benedica il suo santo nome e renda lode al Padre, Signore del cielo e della terra, perché ha nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le ha rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. (Mt 11,25-26).
Sr. Marialuisa
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