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Immagine del redattoreComunità Monastero Adoratrici

18 febbraio 2021 - Giovedì dopo le ceneri

Lc 9, 22-25 Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell'uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».

Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà. Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?».

Parola del Signore.

...prenda la sua croce ogni giorno e mi segua...

A tutti diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua». Lc 9,23


Siamo entrati nel tempo di Quaresima e la liturgia ci esorta a seguire e a camminare con il Signore ricordandoci le parole che Egli ha detto rivolgendosi a tutti: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua». Commenta sant’Agostino, grande dottore della Chiesa:

«Egli ha detto a tutti senza distinzione: Chi vuol seguirmi, rinneghi se stesso. Tutta la Chiesa, tutto il corpo, tutte le membra devono seguire Cristo. Queste membra poi, parte integrante della Chiesa, seguano Cristo secondo la loro condizione, la loro posizione e la loro misura; rinneghino se stesse, cioè non presumano di sé; prendano la loro croce, cioè sopportino nel mondo, per amore di Cristo, qualunque cosa il mondo susciti contro di loro».

Lo seguiamo perché in Lui abbiamo trovato la Vita, con Lui abbiamo scoperto il Senso dei nostri giorni, grazie a Lui abbiamo incontrato la Luce che guida i nostri passi.E’ il Signore stesso a dircelo: «Io sono la via, la verità e la vita (Gv 14,6)… Le parole che vi ha dette sono spirito e vita (Gv 6,63)… Chi segue me non cammina nella tenebre» (Gv 8,12). Seguirlo è camminare alla luce delle sue parole che orientano le grandi scelte della vita e le piccole scelte quotidiane. Scrive san Cipriano, padre della Chiesa dei primi secoli, ai suoi contemporanei; ma leggendo le sue parole, le sentiamo come rivolte anche a noi credenti del secondo millennio:

«Cristiano è colui che imita Cristo e lo segue in ogni cosa. Nel suo cuore non si annida la malizia. Cristiano è colui che rivive la vita di Cristo, che in ogni circostanza è misericordioso, incapace di offendere. Egli non permette che in sua presenza si opprima il povero; viene in aiuto al bisognoso, piange con chi piange, sente come suo il dolore altrui. Egli serve Dio giorno e notte con un’anima semplice e pura, non fa conto delle cose terrene per il desiderio di quelle celesti».

San Francesco, in questo desiderio di seguire il Cristo senza riserve, è giunto a dire: «Tanto è il bene che mi aspetto che ogni pena mi è diletto». Chiediamo al Signore la grazia di vivere questi giorni di quaresima alla sua sequela, nella luce e con la forza del suo amore misericordioso, insieme a tutti i nostri fratelli e le nostre sorelle per giungere a celebrare la Pasqua profondamente rinnovati. Buona quaresima a tutti!

Suor Chiara

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