Gv 17, 11-19
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, [Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo:]
«Padre santo, custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola cosa, come noi.
Quand'ero con loro, io li custodivo nel tuo nome, quello che mi hai dato, e li ho conservati, e nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si compisse la Scrittura. Ma ora io vengo a te e dico questo mentre sono nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.
Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Consacrali nella verità. La tua parola è verità. Come tu hai mandato me nel mondo, anche io ho mandato loro nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch'essi consacrati nella verità».
Parola del Signore.
La parola più ripetuta nel Vangelo di oggi è certamente il verbo custodire.
Il Padre custodisce, Gesù custodiva... Da chi? Dal maligno.
Custodire significa avere cura, assistere, provvedere alle necessità, preservare dai pericoli: questo fa Dio con noi.
Già nell' Antico Testamento il Signore è il custode (SL 121)... Che non si addormenta, che non prende sonno. Il Signore custodisce tutti quelli che lo amano (SL 155).
Come dice il Vangelo, il mondo spesso odia quelli che sono di Cristo perché non sono del mondo, ma noi abbiamo fiducia in Dio che ci custodisce nel bene e nel male. Come potrebbe abbandonare i suoi figli?
Il Signore è il mio pastore non manco di nulla... Anche se vado per una valle oscura non temo alcun male, perché tu sei con me.
Deo gratias! Buona giornata
Sr Maria Chiara
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