Gv 15, 26 - 16,4
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.
Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l'ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché io ve l'ho detto».
Parola del Signore.
Il Signore Gesù invita i suoi discepoli ad accogliere il suo Spirito per dare testimonianza. Essi hanno vissuto con lui tre anni, camminando insieme a lui sulle strade polverose della Palestina, ascoltando le sue parole, vedendo cosa egli operava. Lo Spirito, ricevuto in dono, donerà loro la sua luce e la sua forza per discernere le cose da compiere, per continuare il cammino iniziato con il Maestro. Gesù non li lascia orfani, lo Spirito li custodirà, li porterà, li prenderà per mano come una madre per guidarli. Questa è anche la nostra esperienza oggi? Noi, discepoli del terzo millennio, non siamo stati con Gesù come i primi discepoli, ma facciamo esperienza del suo amore, “di generazione in generazione”, infatti,“la sua misericordia si stende su coloro chelo amano”. “L’amore è un gran maestro e ci insegna a diventare ciò che non siamo mai stati” diceva un autore di cui non ricordo il nome. L’amore del Signore Gesù, più di ogni altro, ci rende a noi stessi, tira fuori, per dirlo in termini semplici, il meglio dal nostro cuore.
Ci avviciniamo alla solennità di Pentecoste. Allora i discepoli con gli apostoli erano raccolti insieme a Maria, timorosi, chiusi dentro, non solo perché in attesa, ma anche perché preoccupati, con tante domande senza risposta: Che ne sarà di noi? Cosa fare? Dove andare? Poi lo Spirito Santo, disceso su di loro, li ha spinti fuori ad annunciare la risurrezione del Signore con il coraggio della parresia e la forza della comunione e li ha guidati oltre e nelle difficoltà. Oggi tocca a noi, anche a noi, là dove viviamo, il Signore ripete: “Voi sarete miei testimoni!”. È principalmente una questione di cuore. Diceva un giorno san Giovanni XXIII al suo segretario Loris Capovilla: “Dove metto i piedi, metto anche il cuore.” Sia così anche per ciascuno di noi con l’aiuto del Signore.
Vieni, Spirito Santo,
visita le nostre menti
riempi della tua grazia i cuori che hai creato…
Sr. Chiara
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