Lc 11, 42-46
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, farisei, che pagate la decima sulla menta, sulla ruta e su tutte le erbe, e lasciate da parte la giustizia e l'amore di Dio. Queste invece erano le cose da fare, senza trascurare quelle. Guai a voi, farisei, che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo».
Intervenne uno dei dottori della Legge e gli disse: «Maestro, dicendo questo, tu offendi anche noi». Egli rispose: «Guai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!».
Parola del Signore.
Il Vangelo di oggi dice: “Uno dei dottori della Legge intervenne dicendo: Maestro, dicendo questo offendi anche noi. Gesù rispose: “Guai anche a voi dottori della Legge che caricate gli uomini di pesi insopportabili e quei pesi voi non li toccate con un dito”.
La scrittura nel libro della Genesi dice a Caino: “Il peccato è accovacciato alla tua porta, ma tu dominalo” (Gn 4,7) e un altro Salmo dice: “Un baratro e l’uomo e il suo cuore un abisso”.
Ecco la vita di Dio che abita nelle sue parole ci ammonisce oggi, anche con i suoi “GUAI” che ci scavano nel cuore il senso della giustizia e della misericordia che deve vivere nella nostra vita.
San Paolo scrive agli Efesini: “Mettete in pratica questo cose e il Dio della pace sarà con voi e custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù”.
Ecco; L’amore è un nome che brucia su tutte le labbra, ma la gioia del cuore è un attimo immenso.
Sr M. del Buon Consiglio.
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