Memoria di san Massimiliano Maria (Raimondo) Kolbe, sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali e martire, che, fondatore della Milizia di Maria Immacolata, fu deportato in diversi luoghi di prigionia e, giunto infine nel campo di sterminio
di Auschwitz vicino a Cracovia in Polonia, si consegnò ai carnefici al posto di un compagno di prigionia, offrendo il suo ministero come olocausto di carità
e modello di fedeltà a Dio e agli uomini.
Sono pieno di gioia, fratello carissimo, per l’ardente zelo che ti spinge a promuovere la gloria di Dio.
Dalle lettere di san Massimiliano Maria Kolbe
Mt 19, 13-15
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, furono portati a Gesù dei bambini perché imponesse loro le mani e pregasse; ma i discepoli li rimproverarono.
Gesù però disse: «Lasciateli, non impedite che i bambini vengano a me; a chi è come loro, infatti, appartiene il regno dei cieli».
E, dopo avere imposto loro le mani, andò via di là.
Parola del Signore.

Lasciate che i bambini, vengano a me e non glielo impedite, perché ad essi appartiene il regno dei cieli (cfr. Mt 19,13). Ma solo i bambini e coloro che gli assomigliano possono penetrare questo segreto dell’amore di Dio e scovare quella perla preziosa che è il regno dei cieli. Il Padre, infatti, ha tenuto nascoste queste cose, cioè i misteri del regno dei cieli ai sapienti e ai dotti, e le ha rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza (Mt 11,25-26), come affermi per bocca della stessa Sapienza: Chi è inesperto, chi è davvero piccolo, venga a me (cfr. Prv 9,4) ed io avrò cura di lui. E gli darò in eredità il regno dei cieli, perché a me si è affidato.
E non dovranno più istruirsi l’un l’altro, dicendo: “Conoscete il Signore”, perché tutti, dal più piccolo al più grande (Ger 31,34) conosceranno me, l’unico vero Dio, e colui che ho mandato, Gesù Cristo, mio Figlio (cfr. Gv 17,3). Perché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Sulle sue spalle è il potere e il suo nome sarà: Consigliere mirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace (Is 9,5).
Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli (Mt 18,4).
E, dopo avere imposto loro le mani, andò via di là (Mt 19,15).
Sr. Marialuisa
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