Memoria di san Giovanni, vescovo di Costantinopoli e dottore della Chiesa, che, nato ad
Antiochia, ordinato sacerdote, meritò per la sua sublime eloquenza il titolo di Crisostomo e, eletto vescovo di quella sede, si mostrò ottimo pastore e maestro
di fede. Condannato dai suoi nemici all’esilio, ne fu richiamato per decreto del papa sant’Innocenzo I e, durante il viaggio di ritorno, subendo molti maltrattamenti da parte dei soldati di guardia, il 14 settembre, rese l’anima a Dio presso Gumenek nel
Ponto, nell’odierna Turchia.
Cristo è con me, di chi avrò paura? Anche se si alzano contro di me i cavalloni di tutti i mari o il furore dei prìncipi, tutto questo per me vale di meno di semplici ragnatele.
Dalle «Omelie» di san Giovanni Crisostomo, vescovo
Lc 6, 20-26
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:
«Beati voi, poveri,
perché vostro è il regno di Dio.
Beati voi, che ora avete fame,
perché sarete saziati.
Beati voi, che ora piangete,
perché riderete.
Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell'uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.
Ma guai a voi, ricchi,
perché avete già ricevuto la vostra consolazione.
Guai a voi, che ora siete sazi,
perché avrete fame.
Guai a voi, che ora ridete,
perché sarete nel dolore e piangerete.
Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».
Parola del Signore.
Oggi ci vengono proposte le Beatitudini nella versione di Luca. Qui ci sono i "beati" e i "guai". Cioè Luca parla anche di punizione per i grandi di questo mondo, oltre che di beatitudine per i "piccoli". Questo non deve stupirci. Tutta la Bibbia parla di castigo finale per chi non è degno di Dio. Ma i "beati" sono un po' diversi da quelli di Matteo: sono beati i poveri, e non solo quelli in spirito. E così via. Signore, rendici degni del tuo Regno, vivendo qui le beatitudini.
Sr. M. Angela
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