Sant’Ilario, vescovo e dottore della Chiesa: elevato alla sede di Poitiers in Aquitania, in Francia, sotto l’imperatore Costanzo seguace dell’eresia ariana, difese strenuamente con i suoi scritti la fede nicena sulla Trinità e sulla divinità di Cristo e fu per questo relegato per quattro anni in Frigia; compose anche celeberrimi Commenti ai Salmi e al Vangelo
di Matteo.
L’esercizio della parola, di cui mi hai fatto dono, non può avere ricompensa più ambita che quella di servirti facendoti conoscere, di mostrare a questo mondo che ti ignora, o all’eretico che ti nega, che tu sei Padre, Padre cioè dell’Unigenito Dio.
Dal «Trattato sulla Trinità» di sant’Ilario, vescovo
Mc 1, 29-39
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva.
Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.
Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui, si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!».
E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.
Parola del Signore.
"... Uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva". Ecco la nuova, straordinaria autorità di Gesù che semplicemente con la sua presenza, senza proferir parola, guarisce la suocera di Pietro la quale si mette a servirli e suscita meraviglia. E' guarita subito e bene, quindi può seguire Gesù e vivere ormai nello spirito di Colui che dice di se stesso: "Non sono venuto per essere servito, ma per servire" E ancora: "Chi vuol essere grande fra voi si farà servitore e chi vuol essere il primo fra voi sarà il servo di tutti". Questa donna che, come tale, nella cultura ebraica contava poco, è colei che per prima testimonia lo Spirito del Signore. "Dio ha scelto le cose che non sono per ridurre a nulla quelle che sono" (1Cor 1,28). Sono queste le realtà piccole e sconosciute nella vita, che Marco pone come fondamentali nel Vangelo. "Chi ha orecchi per intendere, intenda". Ecco perchè Gesù si pone con chiarezza vicino al povero e al debole. Questo atteggiamento rimane una misteriosa intuizione del divino nel mondo. Anche oggi con la pandemia che ci domina, Gesù, nel mistero del suo incontro con la febbre che tormenta l'umanità, ascolta la preghiera dei piccoli e dei grandi. La Chiesa l'attende, il mondo l'attende. Il nostro cuore l'attende. Amen! Così sia!
Sr. M. del Buon Consiglio
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