Memoria di santa Lucia, vergine e martire, che custodì, finché visse, la lampada accesa per andare incontro allo Sposo e, a Siracusa in Sicilia condotta alla morte per Cristo, meritò di accedere con lui alle nozze del cielo e di possedere la luce che non conosce tramonto.
A te dico: chiusa nella tua stanza non cessare mai di tenere fisso il pensiero su Cristo, anche di notte. Anzi rimani ad ogni istante in attesa della sua visita.
Dal libro «Sulla verginità» di sant’Ambrogio, vescovo
Mt 21, 23-27
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù entrò nel tempio e, mentre insegnava, gli si avvicinarono i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo e dissero: «Con quale autorità fai queste cose? E chi ti ha dato questa autorità?».
Gesù rispose loro: «Anch'io vi farò una sola domanda. Se mi rispondete, anch'io vi dirò con quale autorità faccio questo. Il battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?».
Essi discutevano fra loro dicendo: «Se diciamo: "Dal cielo", ci risponderà: "Perché allora non gli avete creduto?". Se diciamo: "Dagli uomini", abbiamo paura della folla, perché tutti considerano Giovanni un profeta».
Rispondendo a Gesù dissero: «Non lo sappiamo». Allora anch'egli disse loro: «Neanch'io vi dico con quale autorità faccio queste cose».
Parola del Signore.
Il Vangelo di oggi ci presenta Gesù alle prese con scribi e capi dei sacerdoti, che gli chiedono con quale autorità ha purificato il tempio. Gesù dice che risponderà a questa domanda se loro risponderanno ad un suo quesito: da chi veniva il battesimo di Giovanni? Gli avversari di Gesù non sanno che cosa rispondere. E Gesù taglia corto: Neanch'io vi dico con quale autorità faccio queste cose. Gesù è la Sapienza in persona, sa come ridurre al silenzio chi con malizia lo provoca. Cerchiamo di non essere come questi scribi e sacerdoti che mettono Gesù alla prova, ma di fidarci di Lui sempre.
Sr. M. Angela
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