Santissimo Nome della beata Vergine Maria: in questo giorno si rievoca l’ineffabile amore della Madre di Dio verso il suo santissimo Figlio ed è proposta ai fedeli la figura della Madre del Redentore perché sia devotamente invocata.
«E il nome della Vergine era Maria» (Lc 1, 27), dice l’Evangelista. Facciamo qualche riflessione anche su questo nome, che significa, a quanto dicono, «stella del mare», e che conviene sommamente alla Vergine Madre. Ella infatti viene paragonata con molta ragione a una stella: come questa emette il suo raggio senza corrompersi, così la Vergine partorisce il Figlio senza subire lesione. Il raggio non diminuisce lo splendore della stella, né il Figlio l’integrità della Vergine. Ella è dunque quella nobile stella uscita da Giacobbe (cfr. Nm 24, 17), il cui raggio illumina l’universo intero, il cui splendore rifulge nei cieli, penetra negli inferi, percorre le terre e, riscaldando più le menti che i corpi, favorisce lo sbocciare delle virtù e brucia i vizi. Sì, è lei quella fulgida e singolare stella che doveva innalzarsi sopra questo mare spazioso e vasto (cfr. Sal 103, 25), brillante per i suoi meriti, luminosa con i suoi esempi.
Dalle «Omelie in lode della Vergine Madre» di san Bernardo, abate
Lc 6, 27-38 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro. E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio». Parola del Signore.
“A voi che ascoltate, io dico”
Il vangelo di oggi è molto esigente: ci sono otto proposte e tre domande, che compendiano l’insegnamento di Gesù, del vangelo; e in mezzo a queste otto proposte e tre domande, c’è una frase che fa molto riflettere: “E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fatelo a loro” ; e fare agli altri ciò che si desidera per sé, è un impegno esigente, è la misura alta della carità cristiana “perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio” . E questo ci insegna ad essere “misericordiosi come il Padre vostro è misericordioso” con noi.
Maria, Madre di misericordia, ci faccia comprendere e imparare questa ‘misura alta’.
Poiché oggi la Liturgia ci fa ricordare il Santo Nome di Maria, prendiamo da una omelia di San Bernardo, questa bella e nota esortazione:
“Guarda la stella e invoca Maria.
Non si allontani dalla tua bocca e dal tuo cuore, e per ottenere l’aiuto della sua preghiera, non dimenticare l’esempio della sua vita. Seguendo Lei non puoi smarrirti, pregando Lei non puoi disperare, Se Lei ti sorregge non cadi, se Lei ti protegge non cedi alla paura, se Lei ti è propizia raggiungi la meta. Guarda la stella e invoca Maria".
sr. M. Antonietta
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