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12 ottobre 2020 - lunedì della XXVIII settimana del T.O.

Immagine del redattore: Comunità Monastero AdoratriciComunità Monastero Adoratrici

Lc 11, 29-32 Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire:

«Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell'uomo lo sarà per questa generazione.

Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone.

Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».

Parola del Signore.

Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona.

In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: «Questa è una generazione malvagia. Essa chiede un segno, ma nessun segno le sarà dato» (Lc 11,28-36).

Anche ai nostri giorni, carissimi, stiamo vivendo con la medesima mentalità e atteggiamenti di cui ci parla oggi il Vangelo.

Guardate! È sconcertante la risposta che Gesù dà ai suoi ascoltatori e siamo inclusi anche noi del tempo presente: Chiediamo un segno, ma «nessun segno le sarà dato».

Credo che sia un invito, per noi credenti, a non indurire il cuore, ma ascoltare la voce del Signore.

Gesù ha compiuto e continua a compiere numerosi segni e prodigi nella nostra vita, ma continuiamo a rimanere a piano terra: fatichiamo ad alzare la testa verso il cielo... (forse per problemi di cervicale, ma bisogna curarli...).

Gesù è il Segno della nostra Redenzione: è lui che ha pagato, sulla Croce i nostri debiti, e noi dovremo esserne grati. In realtà l’uomo continua a distruggere l’opera di Dio.

Che segni cerchiamo da Gesù?

«Guardatevi perciò carissimi, che non si trovi in nessuno di voi un cuore perverso e senza fede che si allontani dal Dio vivente, finché dura quest’oggi, perché nessuno di voi si indurisca sedotto dal peccato. Ma se siamo diventati credenti, per Cristo manteniamo salda fino alla fine la fiducia che abbiamo avuto da principio» (Ebr 3,13)... E siamo certi che Gesù elargirà un segno di benevolenza anche sulla nostra vita...

Sr M. Margherita

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