Mt 18, 15-20
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va' e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano.
In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo.
In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d'accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».
Parola del Signore.
La liturgia oggi ci propone una parte del quarto dei cinque discorsi di Gesù che strutturano il vangelo di Matteo, si tratta del discorso ecclesiastico.
Ieri abbiamo ascoltato la parabola della pecora smarrita, che afferma come il volere del Padre sia che “neanche uno di questi piccoli si smarrisca”(Mt 18,14).
I piccoli possono essere anche i fratelli smarriti nel peccato.
Correggendoli con delicatezza (prima fra te e lui solo, poi con una o due persone, infine davanti all’assemblea) cerchiamo di fare di tutto per riportare queste pecore smarrite all’ovile, alla comunione fraterna. “Se ti ascolterà avrai guadagnato il tuo fratello. Se non ascolterà neanche l’assemblea, sia per te come il pagano ed il pubblicano”.
Questo versetto apparentemente è duro. In realtà se teniamo conto dell’atteggiamento di Gesù verso i pagani ed i pubblicani (si pensi alla guarigione della figlia della donna pagana sirofenicia, o alla chiamata di Matteo il pubblicano alla sequela) ci rendiamo conto che il Vangelo ci chiede di continuare a cercare ed accogliere il fratello peccatore.
Se sulla terra continuiamo a rimanere, nonostante le offese che reciprocamente ci infliggiamo, legati gli uni agli altri anche in cielo saremo legati da vincoli di fraternità.
Dove due o tre sono riuniti nel Suo nome, anche per correggere un fratello che sta rischiando di smarrirsi, Gesù è in mezzo a loro.
Ti preghiamo o Signore Dio nostro,
oggi ci riconosciamo peccatori davanti a Te.
È vero che non siamo migliori degli altri;
ma, con la Tua Grazia, vogliamo correggerci e migliorare,
camminando insieme come fratelli verso la conversione.
Fa che ci aiutiamo a vicenda in questo impegno
con la correzione fraterna che nasce dall’amore.
Dacci la pazienza e la capacità di dialogo
davanti agli inevitabili errori umani, nostri ed altrui;
perché dove due o tre si riuniscono nel nome di Cristo,
Lui sta in mezzo a loro e crea la comunità.
Sr. M. Bruna
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