Gv 14, 21-26
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui».
Gli disse Giuda, non l'Iscariòta: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi, e non al mondo?».
Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».
Parola del Signore.

Se uno mi ama, osserverà la mia Parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui (Gv 14, 22-23).
Chi è da Dio ascolta la parola di Dio (G 8,47a).
Se uno osserva la mia parola non vedrà la morte in eterno (Gv 8,52a).
E io so che il suo comandamento è vita eterna (Gv 12,50a).
Come i Padre ha amato me, anche io ho amato voi (Gv 15,9).
Ascoltare significa ad un tempo percepire la parola di Gesù come parola del Pare, comprendere il gesto di Gesù come opera del Padre.
Dobbiamo nella fede saper comprendere tutto l’agire di Gesù come azione e amore di Dio. Per Giovanni tutta la vita e la morte di Gesù è trasfigurazione, cioè amore di Dio che si auto glorifica.
Con la passione sofferta per noi e la sua risurrezione la forma divina di Gesù ha permeato completamente la forma umana e l’ha resa trasparente nella sua funzionalità per l’amore (cfr. Hans Urs von Balthasar, in “La percezione della forma”, p. 629).
Signore Gesù, l’amore con cui ci hai amati fino alla fine, scorra nei nostri cuori, li consoli e li ricolmi di “speranza contro ogni speranza” in questi tempi difficili che stiamo attraversando.
Crediamo in Te, speriamo in Te, Ti amiamo. Amen.
Sr M. Liliana
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