Mt 11, 28-30 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse: «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Parola del Signore.
"Venite a me e troverete ristoro". Il Signore Gesù ci promette la gioia e la libertà interiore se cerchiamo in Lui il riferimento e l'appoggio per la nostra vita. Così ci svela il segreto per sfuggire all'oppressione del nostro io egocentrico e insoddisfatto: orientare le nostre forze e le nostre capacità interiori all'accettazione della volontà di un Altro, quella del nostro Creatore e Signore per vivere come un bambino fiducioso nel Padre, come un fiore aperto al sole, come una stella che brilla di gioia per colui che l'ha creata (Baruc 3, 35). Questo segreto dello spirito è il cammino dell'umiltà ed è talmente sconosciuto al nostro cuore che il Verbo si è fatto carne, si è fatto bambino per vincere la nostra ignoranza e la nostra infinita diffidenza verso il suo umile amore. Egli non ci dice: valgo più di te e perciò ti amo, ma si è svuotato della sua potenza per manifestarci la sua tenerezza. La nostra vita è più bella se ravviviamo la nostra fede e ci lasciamo afferrare da questa esperienza che ci supera: essere felici per la grandezza di Dio e dare gioia agli altri, apprezzandoli e accogliendoli come dice S. Pietro: "rivestitevi tutti di umiltà gli uni verso gli altri perché Dio resiste ai superbi, ma dà grazia agli umili". (1 Pt 5,5).
sr Maria Daniela
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