Memoria di santa Chiara, vergine, che, primo virgulto delle Povere Signore dell’Ordine dei Minori, seguì san Francesco, conducendo ad Assisi in Umbria una vita aspra, ma ricca di opere di carità e di pietà; insigne amante della povertà, da essa mai, neppure nell’estrema indigenza e infermità, permise di essere separata.
Così facendo ti accenderai di un amore sempre più forte, o regina del Re celeste.
Contempla inoltre le sue ineffabili delizie, le ricchezze e gli eterni onori...
Dalla «Lettera alla beata Agnese di Praga» di santa Chiara, vergine
Mt 16, 24-28
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà.
Infatti quale vantaggio avrà un uomo se guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita? O che cosa un uomo potrà dare in cambio della propria vita?
Perché il Figlio dell'uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo le sue azioni.
In verità io vi dico: vi sono alcuni tra i presenti che non moriranno, prima di aver visto venire il Figlio dell'uomo con il suo regno».
Parola del Signore.

O Padre, Tu ci hai fatto dono della VITA.
Che cosa potremo dare in cambio a Te, se non la vita stessa perchè sia santificato il tuo nome e attraverso di essa, si compia la Tua volontà e venga il tuo Regno?
"Per quanto si ripaghi il riscatto di una vita non potrà mai bastare infatti l'unico prezzo del nostro riscatto, l'unica "cosa" che può ripagare il dono inestimabile della nostra vita non è il sangue sparso dal tuo Figlio amato per salvare il tuo dono?
Possiamo guadagnare il mondo intero con il nostro successo, i nostri progetti in mille modi, ma la nostra vera identità non è in ciò che passa, nelle nostre "fortune" effimere, nella nostra intelligenza, ma in quella vita che RIMANE DEL TUO AMORE.
Tu o Padre, ci hai scelti e adottati come figli per mezzo del Tuo Figlio diletto e in Lui abbiamo avuto in sorte l'eredità che non si corrompe e non marcisce.
"Questa terra è per noi un esilio, la vera patria è il Paradiso; e per conseguenza tutti i nostri desideri debbono essere a quella rivolti" (S.GB Cottolengo).
"Se voi sapeste il mio gran desiderio qual è! non desidero a voi nè ricchezze, nè altro della terra; vi desidero in Paradiso, e voglio che neppure uno della Piccola Casa ne sia escluso" (S.GB Cottolengo)..
O Signore, il nostro cuore sia colmo di gratitudine e di amore per l dono della vita trasferita da Gesù nostro Redentore nel tuo Regno. Deo gratias! Amen!
sr M. di Gesù Bambino
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